Si stimola il bambino a non pensare solo il foglio come un supporto per una rappresentazione grafica, ma come materiale con un proprio valore espressivo. Provare a modificarlo tramite strappi, tagli, piegature e ad elaborare composizioni con le diverse parti così ottenute, sia in piano che in tre dimensioni. La successiva ricerca di assemblaggi inusuali con materiale di recupero abitualmente utilizzato in una funzione pratica, viene rivisitato per creare sculture.
Ci si esercita a variare le forme da bidimensionali a tridimensionali, costruendo architetture immaginarie.
Si utilizzano carta bianca, cartoncini bristol neri, bianchi e colorati, pennarelli, forbici e colla.